Villa Celeste Sardinia

Your secret place by the sea

Villa Celeste Sardinia

Your secret place by the sea

La Storia

Era la fine degli anni Cinquanta e l’Italia correva dopo le rovine della guerra. La fiducia, la speranza, la voglia di vivere era negli occhi e nel cuore di tutti. Come in quello dei miei nonni, Riccardo e Giovanna, che finirono Villa Celeste nel 1960.  Borgo dei Pescatori, un luogo considerato da tanti malfamato. Ma la bellezza, come sempre, quella sensazione che va oltre, vinse i pregiudizi delle persone.

 

I miei nonni andarono oltre le voci e le etichette e decisero che sarebbe stato il loro luogo di villeggiatura per i sei mesi più soleggiati dell’anno, la nostra primavera infinita in Sardegna. Lo scenario era diverso da oggi. La bella spiaggia, da dove mio nonno portava su la piccola barca compagna di avventure tra le onde, era a due passi dalla villa, permettendo un connubio emozionante tra la residenza e il mare.

 

Poi le correnti e l’innalzamento del livello del mare di questi decenni l’hanno purtroppo cancellata e qualche volta d’inverno il mare tocca il cancellato della villa. La Natura si riprende i suoi spazi, si dice spesso. E noi rispettiamo la sua volontà. Quando i miei nonni, in un gesto considerato rivoluzionario per quei tempi, decisero la separazione, fu mia nonna Giovanna, aiutata da mia mamma Luisella, a tenere la villa.

 

La curò come fosse un’altra figlia prediletta, condividendo con Luisella le fatiche e i sacrifici necessari per una casa lambita dal mare e con un grande giardino. E quando morì, la sua mancanza si fece sentire. La casa per qualche anno non venne più seguita, natura, tempo ed eventi atmosferici fecero il resto.

 

Toccò a me, riprendere quel filo sottile di amore e di storia costruito da nonna Giovanna e mamma Luisella. Nel 2017, col benestare di mia madre, fui chiamato. “C’è da seguire Villa Celeste, te ne vuoi occupare tu?”. Non ci pensai un attimo. La casa dei ricordi, della mia famiglia, di tanti momenti felici, doveva tornare a un nuovo splendore. Lo dovevo ai miei nonni.  Iniziai a ristrutturarla, e ancora il lavoro sta andando avanti giorno dopo giorno, a sistemarla senza farle perdere l’anima profonda.

 

Decisi, poi, di metterla a disposizione per gli ospiti che l’avessero scelta, in una sua parte, come casa per le proprie vacanze. Ospiti che cercassero un luogo diverso, che percepissero quell’amore che è andato avanti per generazioni in piccoli gesti e attenzioni, il privilegio un po’ selvaggio ed esclusivo di trascorrere una vacanza in una posizione unica. E poi la sera, che amassero godersi le stelle e il suono del mare da una prima fila speciale. Non di un cinema, non di un teatro. Ma quella, reale, della nostra Villa Celeste.